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Visualizzazione dei post da 2012

Riflessioni a margine del Bibliopride

I bibliotecari e le bibliotecarie hanno dovuto affrontare difficoltà quando ancora gli altri uffici pubblici navigavano in acque relativamente tranquille: questo perché un po’ sempre e ovunque dirigenti/amministratori/politici all’investimento a lungo termine costituito dalla biblioteca e dai suoi servizi hanno preferito e preferiscono investimenti in servizi ed eventi d’immediata visibilità quantunque di breve respiro. Ma oggi bibliotecari e bibliotecarie hanno aggiunti ai problemi di sempre problemi nuovi che approfondiscono ed aggravano quelli vecchi. Pensiamo alla Legge Levi che non fa differenza tra l’individuo lettore e l’istituzione biblioteca preposta a promuovere, diffondere la lettura ed a realizzare attività finalizzate all’educazione permanente. Pensiamo ai libri elettronici che vengono trattati, sia come logiche distributive, sia da un punto di vista legale, in modo completamente diverso dagli omologhi cartacei. In più, ovviamente, l’approfondirsi della crisi econo

Heidegger, il nazismo e il pensiero

Ho già parlato in due post del libro di Faye ( Heidegger, l’introduzione del nazismo nella filosofia ), ma ora, dopo averne conclusa la lettura, vorrei esprimere in modo maggiormente circostanziato il mio parere. Innanzi tutto tante sono e tali le prove portate e commentate sul nazismo e sul razzismo di Heidegger nelle sue opere che non ha alcun senso tentare, come per altro pure fa Vattimo nella sua recensione già commentata, di negarlo. Vattimo sostiene: Il punto è che l'hitlerismo di Heidegger - innegabile dopo il 1933 e mai fatto oggetto da lui di un vero e proprio ripudio, di un atto di pubblico pentimento - non dà luogo a una filosofia razzista, tanto che i molti interpreti che hanno letto e utilizzato Heidegger anche «da sinistra», non lo hanno mai rilevato. Quello che Faye invece dimostra, e non basta sostenere che non è vero perché nessuno prima se n’è accorto, è esattamente che la filosofia di Heidegger è improntata al nazismo ed al razzismo. Quello invece che mi

Ancora su Heidegger: la difesa di Vattimo

Dopo aver scritto (anzi, mentre scrivevo) il post precedente m'è accaduto di ruminare la risposta di Vattimo ( http://www3.lastampa.it/libri/sezioni/il-libro/articolo/lstp/457017/ ) al libro di Faye, perché sostanzialmente Vattimo fa emergere una questione che già m'era balenata, ma la presenta come difesa d'ufficio dell'uomo-Heidegger. Cosa che mi lascia invece perplesso. Ha ragione Vattimo sul fatto che il sapere (egli continua a dubitarne, ma le prove che porta Faye sono tante e talmente circostanziate, che un ipotetico tribunale non potrebbe tenerne conto) Heidegger nazista e razzista non annulla per ciò stesso la sua filosofia. Faye aggancia la condanna per razzismo e nazismo all'uomo alla condanna per razzismo e nazismo alla sua filosofia, sostenendo per ciò stesso che la dottrina di Heidegger non è filosofia ma in qualche modo aberrante ideologia ponendo in equivalenza Essere e tempo e il Mein Kampf . Sebbene trovi indecorosa da parte di Vattimo la dif

Heidegger, Gentile e il futuro dell'Europa

Mettiamo a confronto Heidegger, in qualità di “filosofo” del nazismo così come delineato nel libro di Faye (Emmanuel Faye Heidegger,   l’introduzione del nazismo nella filosofia , L’asino d’oro, 2012 < http://www.lasinodoroedizioni.it/libri/18/heidegger-l-introduzione-del-nazismo-nella-filosofia >), con Gentile come “filosofo” del fascismo così come comunemente (e in alcuni casi “orgogliosamente”) inteso. Faye ci mostra come la filosofia di Heidegger sia intrisa di razzismo legato ad una concezione di superiorità del popolo tedesco come portatore di un destino legato al sangue ed al suolo. Evidente qui la differenza filosofica di Gentile che, pur sostenendo personalmente il fascismo, non arriva a piegare l’attualismo alla mera giustificazione del regime. Infatti per Gentile il soggetto non è un popolo razzialmente connotato e neppure un’ideale di nazione (come superiore ad altre) ma piuttosto lo Stato (non a caso definito “etico”) come unione concreta di uomini che si ric

Il libro elettronico in biblioteca

Slide presentate a: SE GLI E-BOOK ENTRANO IN BIBLIOTECA … ESPERIENZE, PROSPETTIVE, PROBLEMI Docenti: Gino Roncaglia, Luciana Cumino, Francesco Mazzetta Intervengono: Giulio Blasi di MLOL, Marina Gasperini di DEA Media Group spa e Cinzia Girardo di Libreria Ledi International Bookseller c/o Biblioteca civica “Nicolò e Paola Francone” Sala conferenze Via Vittorio Emanuele II, n. 1 - Chieri 5 e 6 dicembre 2011

Il prezzo dei libri e i librai scornati

Non è un mistero che la cosiddetta “Legge Levi” (Legge del 27 luglio 2011 n. 128 “Nuova disciplina del prezzo dei libri” http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2011;128 ) sia stata fortissimamente voluta dal clan dei librai per contrastare in particolare la discesa in campo di Amazon e per limitare l’effetto del nascente (in Italia) mercato del libro elettronico. Tale legge limita normalmente lo sconto possibile sui libri al 15% per i normali acquirenti ed al 20% per le biblioteche. Eccezionalmente (una volta l’anno per non più di un mese) sono consentite campagne promozionali con sconti fino al 25%. Tale legge va a danno sicuramente delle biblioteche, tanto è vero che l’AIB si è espressa più volte e in varie sedi in maniera fortemente critica nei confronti di tale legge ( http://www.aib.it/aib/cen/stampa/c1108.htm ), dato che esse, grazie al normalmente consistente volume di acquisti, riuscivano solitamente a spuntare livelli di sconto superiori anche a quelli “

Insegnanti e biblioteche

Il sesto volume della collana Conoscere la biblioteca (Editrice Bibliografica: btw bello il nuovo logo a farfallina... ispirato a Belen?) è La biblioteca spiegata agli insegnanti di Carla Ida Salviati. Parlare del rapporto tra insegnanti/scuola e bibliotecari/biblioteche porta a me come sicuramente a molti colleghi di biblioteche pubbliche o scolastiche ricordi e impressioni non sempre anzi raramente piacevoli. Tanto per dire, quando assieme all’ufficio Pubblica istruzione abbiamo affrontato il percorso di certificazione ISO 9001 sia il sottoscritto come responsabile della Biblioteca sia la responsabile dell’Ufficio PI, per altro per svariati anni in precedenza responsabile proprio della Biblioteca, vivevamo e rappresentavamo all’Ingegnere incaricato di seguirci nel percorso di certificazione il rapporto con la scuola come intimamente conflittuale, volto a contendere le risorse del pubblico di riferimento: le famiglie dei bambini in età scolare. E lui, l’Ingegnere, a spiegarci che

Per la riforma del copyright

Segnalo, all'indirizzo  http://www.copyrightreform.eu/  la possibilità di  scaricare liberamente l'ebook "The Case for Copyright Reform" che  riporta i punti principali del Pirate Party per la riforma del  copyright. Traduco qui i primi 2 capoversi: La legislazione sul copyright attuale è sbilanciata non sintonizzata  coi tempi. Essa ha trasformato un'intera generazione di giovani in  criminali agli occhi della legge nel futile tentativo di fermare lo  sviluppo tecnologico. Nonostante ciò il fenomeno dello scambio di file  (file sharing) è continuato a crescere esponenzialmente. Né la  propaganda, né le tattiche intimidatorie, nemmeno leggi più dure sono  state in grado di fermare lo sviluppo. E' impossibile attuare la proibizione dello scambio non commerciale di  file senza infrangere i diritti umani fondamentali. Da quando i  cittadini hanno canali per comunicare in privato, essi hanno usato tali  canali per condividere materiali protetti da cop

SERVIZIO PUBBLICO BENE COMUNE

[Riflessioni preparate per ALBA  http://www.soggettopoliticonuovo.it/ ] Con la presente vorrei sottolineare la situazione drammatica della pubblica amministrazione, particolarmente per quanto riguarda gli enti locali. Gli enti locali, strozzati da anni di "patti di stabilità" (una misura analoga al, a livello statale, pareggio di bilancio, che ALBA si propone di rimuovere), di riduzioni delle spese per il personale, di "brunettate" sono ridotti a non riuscire più a mantenere il livello dei servizi che a loro compete e che riguardano direttamente tutti i cittadini (asili nido, servizi, scolastici, servizi per l'assistenza, servizi culturali e biblioteche, ecc.). Per questo urge non solo liberare almeno gli enti virtuosi dai vincoli di spesa e di assunzioni imposti dalle finanziarie che si sono succedute negli ultimi anni, ma anche pensare ad una riorganizzazione vera e propria dell'amministrazione e del rapporto di lavoro. Al posto di un sistema basat

Prezzo degli ebook #librinnovando

"Essendo tutto il giorno al banco prestiti" (per citare - a memoria - Virginia Gentilini) seguo Librinnovando ( http://www.librinnovando.it/ ) via twitter tramite hashtag #librinnovando e leggo che Roncaglia sostiene che in futuro gli ebook di livello non costeranno di meno del libro cartaceo. La mia reazione è: continuiamo così, facciamoci del male! E vedremo le case editrici affondare esattamente come hanno fatto le case discografiche. oggi se vado su Amazon e cerco "No shelf required 2" delle edizioni della American Library Association (e perciò presumo un libro di qualità a livello professionale e accademico) scopro che il cartaceo costa € 72,41 e l'ebook € 37,55. Praticamente la metà. Addendum del giorno dopo (perché poi al banco prestito non c'è tutto questo tempo libero): una possibile obiezione è: la previsione è per il futuro e tu parli del presente. Ragioniamo. Se veramente l'ebook prenderà piede, la produzione di libri si sposterà progre

PLAY/READ/SOCIALIZE @ YOUR LIBRARY

Invitato a parlare di inziative sui videogiochi nelle biblioteche italiane a Biblionext  (19.04.2012), ho portato le seguenti slides: Play read socialize @ your library View more PowerPoint from Francesco Mazzetta In particolare nell'ultima si può leggere una domanda postata da Jenny Levine (nello staff di ALA per l'organizzazione del National Gaming Day , oltre che autrice di diversi saggi sul gaming in biblioteca) che per comodità riporto qui: Question for the group: do you find value in ALA continuing to promote and coordinate National Gaming Day? Does it help your gaming efforts at your library? Do you think it moves gaming forward within the profession? Or are games now like books, and we don't need a special event specifically to promote their use in libraries? Curious to hear your thoughts. Thanks, Jenny Pensate che abbia un qualche valore per ALA continuare a promuovere e coordinare il National Gaming Day? Aiuta il vostro lavoro in biblioteca? Pe

DI SINDACI, VOLONTARI E VIDEOGIOCHI...

Su AIB-CUR recentemente c'è stata maretta a proposito dell'articolo  Il volontariato della cultura: le piccole biblioteche come luogo del welfare (Repubblica, 3 febbraio 2012 < http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/03/il-volontariato-della-cultura-le-piccole-biblioteche.html >) dove il giornalista Francesco Erbani attribuiva ad Antonella Agnoli l'opinione che una biblioteca possa essere gestita esclusivamente da volontari. In particolare vi si scriveva: «I volontari sono indispensabili», spiega Antonella Agnoli, «i bibliotecari dipendenti dagli enti locali sono sempre meno e sempre più anziani. Sono generosi e competenti, senza di loro una biblioteca non funziona, ma ce ne sono anche di demotivati. Assunzioni non se ne fanno. Subentrano le cooperative, ma alcune pagano 5 euro l' ora, un compenso da sfruttamento che non induce a un atteggiamento cordiale e garbato, essenziale invece in una biblioteca: molto meglio i volontari»  

Esperienze nella certificazione della qualità in ambito bibliotecario

Slide con esperienze pratiche e modelli e tecniche per la qualità in biblioteca preparate per il seminario AIB "Quale qualità per le biblioteche?" ( http://www.aib.it/struttura/sezioni/2012/15912-quale-qualita-per-le-biblioteche/  Piacenza, 27.02.2012)) a cura di: - Claudia Antonini (Biblioteca dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna), - Luciana Sacchetti (Biblioteca del Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Bologna), - Francesco Mazzetta (Biblioteca comunale di Fiorenzuola d'Arda). Biblioteche Bologna e Modelli e tecniche View more PowerPoint from Francesco Mazzetta

Parlare a lettore perché bibliotecario intenda

Aprendo il libro di Stefano Parise  Dieci buoni motivi per andare in biblioteca (Bibliografica, 2011) mi sono un po' sorpreso di trovarmi di fronte dei racconti. Che Parise, dissimulandosi in una collana di agili guide sulla biblioteca, abbia delle velleità letterarie?  Il primo racconto,  La biblioteca è tua, la biblioteca è per te , che mette in scena un gruppo di giovanissimi che disquisiscono su quanto o meno sia interessante ed utile la biblioteca sembra negare tali velleità: il dialogo è legnoso ed improbabile come sono la maggior parte dei dialoghi inventati da scrittori non professionisti. Ecco così che rassicurato sulla sostanziale biblioteconomicità (e non letterarietà) dell'opera mi accingo al secondo (pseudo?) racconto:  In biblioteca si legge . BUM! Colpo allo stomaco quando meno te lo aspetti.  In biblioteca si legge è bello fino alle lacrime. La storia di una ragazza che si è sempre disinteressata di libri e di letture fino alla precoce gravidanza c

Bibliotecari aristocomunisti?

Il libro di Luca Ferrieri, per quanto s'intitoli  La lettura spiegata a chi non legge  (Editrice Bibliografica), meglio avrebbe fatto ad intitolarsi  La lettura spiegata a chi legge se non, addirittura,  La non lettura spiegata a chi legge . A parte infatti che le sue digressioni colte sulle letture, svolte attraverso ardite ed argute giravolte argomentative mentre ci viene fatto piroettare davanti uno stuolo di dotte citazioni e riferimenti bibliografici, difficilmente potrebbero appassionare o anche solo interessare un "non lettore". Ma questo, tutto sommato, è comprensibile ed accettabile. Quale astemio -  mutatis mutandis - potrebbe sinceramente interessarsi o addirittura appassionarsi ad un libro sui piaceri del vino? Di più: all'offerta di una raffinata selezione di vini? Considerando dunque che i libri sono per definizione fatti per i lettori, perché il gioco retorico d'immaginarne uno, tanto più uno denso di riferimenti letterari e perciò assolut