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Per la riforma del copyright

Segnalo, all'indirizzo http://www.copyrightreform.eu/ la possibilità di 
scaricare liberamente l'ebook "The Case for Copyright Reform" che 
riporta i punti principali del Pirate Party per la riforma del 
copyright.

Traduco qui i primi 2 capoversi:

La legislazione sul copyright attuale è sbilanciata non sintonizzata coi tempi. Essa ha trasformato un'intera generazione di giovani in criminali agli occhi della legge nel futile tentativo di fermare lo sviluppo tecnologico. Nonostante ciò il fenomeno dello scambio di file (file sharing) è continuato a crescere esponenzialmente. Né la propaganda, né le tattiche intimidatorie, nemmeno leggi più dure sono state in grado di fermare lo sviluppo.

E' impossibile attuare la proibizione dello scambio non commerciale di file senza infrangere i diritti umani fondamentali. Da quando i cittadini hanno canali per comunicare in privato, essi hanno usato tali canali per condividere materiali protetti da copyright. Il solo modo anche solo per tentare di limitare il file sharing è di rimuovere il diritto alla comunicazione privata. Nell'ultimo decennio, questa è la direzione intrapresa dalle legislazioni create per proteggere il copyright, sotto la pressione delle grandi lobby affaristiche che vedevano minacciati i loro monopoli. Noi dobbiamo rovesciare questo trend per salvaguardare i diritti fondamentali.

Vorrei incidentalmente far notare che il DRM sugli ebook visto 
dall'ottica della biblioteca è esattamente questo: ovvero la limitazione 
della condivisione della documentazione che speciali limitazioni del 
diritto d'autore rendono nella biblioteca disponibile a tutti. Il DRM 
scardina tale limitazione, imposta dal legislatore nella consapevolezza 
della funzione culturale e didattica della biblioteca, e come tale deve 
essere visto e vissuto come un nemico della mission di ogni biblioteca.



[pubblicato su AIB-CUR]


link diretto all'ebook in formato PDF: http://www.copyrightreform.eu/sites/copyrightreform.eu/files/The_Case_for_Copyright_Reform.pdf

Commenti

  1. Approdato casualmente sul tuo sito non posso che condividere il punto di vista del "bibliotecario", ma fondamentalmente dell'uomo di cultura che comprende quanto la libera diffusione delle informazioni sia necessaria allo sviluppo di una società più equa.
    Paolo Barone

    RispondiElimina

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